Archive for the ‘E io pago!’ Category

Siae

giugno 26, 2012

Ecco perché andrebbe chiusa.

Rassegna stampa

aprile 21, 2012

Oggi è stata una giornata densa di avvenimenti.

Belrusconi ha finalmente chiarito che i festini ad Arcore erano gare di Burlesque. Dirlo subito? E’ ovvio che con la pompetta non può far altro che guadare, no?

Alfano annuncia che presto daranno vita a un nuovo soggetto politico, una novità assoluta. Avendo imparato dal PD (ex DS ex PDS ex PCI) cambieranno nome un’altra volta. Daranno asilo a Bossi e i due grandi vecchi avranno come sigla BB (e non chiamatela Banda Bassotti!). Oppure faranno il partito d’ ‘u pilu. Visto che anche quello è spennacchiato useranno la Brambilla (quante B!).

E’ anche possibile che l’alleanza con il pd di Bersani e l’udc prosegua: faranno il partito unico e lo chiamaranno ABC (in onore a renzino bossi) o BBC (Banda Bassotti & Compagni). In quel caso il simbolo sarà il faccione di di pietro con una croce sopra.

Eppure per risparmiare in tempo di crisi cambieranno il nome ma non la sigla. P è quella che ovviamente si presta meglio: Pelande, Pagliacci, Puffi, Pirloni, piglianculo, poveracci, paraculi … D vedo dementi e distruttori. L è abbastanza scontata: leccaculi, lobotomizzati, licantropi. (Ladri no: essendo troppo conteso come nome da troppi partiti è stato deciso di non concederne l’uso a nessuno. Chi lo userebbe vincerebbe le elezioni con il 101% dei voti. Ovviamente.)

L’udc ha già messo le mani avanti. Al solito tutto cambia affinché nulla cambi. Scopriremo se gli italiani come sempre si faranno prendere per il culo e continueranno a votarli o se finalmente un folto gruppo avrà capito che se anche la merda la chiami cioccolata, sempre merda resta.

Grillo ha di certo qualche difetto, ma non essendo mai stato al governo non ha responsabilità nemmeno per un € sul nostro debito pubblico. Discorso analogo non è possibile per nessuno degli altri pagliacci politici in giro. Di Pietro incluso (e pure Storace che nel 2005 è stato ministro niente meno). Almeno il comico genovese non prende i finanziamenti dei partiti. Finanziamenti che sono incostituzionali (violano l’articolo 1: la sovranità è del popolo. Il popolo ha abolito i finanziamenti con apposito referndum). Anche perché visto i risultati ha ragione Grillo: i politici andrebbero mandati ai lavori forzati per ripagarci della loro cattiva gestione. I patrimoni dei partiti dovrebbero essere sequestrati e in cambio gli si darà il loro valore in BTP a scadenza a 50 anni a tasso zero,01 % con clausola di non poterli vendere prima di 30 anni.

La chiamano antipolitica. Perché è quello che è: un modo diverso dalla politica come l’abbiamo vissuta fino a oggi, dove loro sono loro e noi, gli elettori, non contiamo un cazzo. Anzi, ce lo devono mettere nel culo e dobbiamo sorridere e ringraziare che non ci diano anche una seconda bottarella. Chissà perché ricordardargli che se la merda sta per uscire dal vaso è perché l’idraulico non ha allacciato lo scarico alla fogna. E loro vorrebbero farla mangiare a noi. L’impressione è che al prossimo giro un po’ ne dovranno mangiare anche loro. ALmeno lo spero e me lo auguro di cuore.

A me piace credere che la politica di questi partiti sia politica. Quella del movimento 5 stelle, con tutti i suoi limiti, sia invece Politica. Il tempo sarà miglior giudice.

PS segnalo questo articolo di Gomez. Non è il mio giornalista preferito ma mi pare che abbia centrato il bersaglio.

Tuuc Lader

aprile 17, 2012

Pure le vecchine in coda alla ASL di Introbio si sono accorte che anche la lega ruba e magna come tutti gli altri.
In quasi due ore di snervante attesa del prelievo a stomaco vuoto , mi sono fatto un po’ gli affari dei valsassnatti. Temo proprio che l’aria che tira per i leghisti sia proprio brutta. Maroni riuscirà a prendersi la lega, ma troverà il cavallo di Troia vuoto. Se gli resteranno i militanti, non gli resteranno i voti: saranno lontani i giorni in cui la lega aveva 5 o 10 voti per ogni militante. Dovranno scendere a 3, probabilmente solo 2.
La stessa brutta aria che tira per tutti i partiti. La chiamano antipolitica, per distinguerla da loro, dalla politica. Peccato che i partiti la Politica non sanno cosa sia. Qual’è la causa della merda fino al collo in cui ci troviamo se non chi ci ha portato?

A sentire loro le cause non si cercano mai, e se anche fossero non sono loro che ci amministrano e rappresentano da sempre. La colpa è della crisi, non del debito pubblico esagerato che abbiamo sul groppone. E il debito cresce da sempre, non importa chi abbia governato (forse questo mese è calato, ma dall’arrivo di Monti è comunque sempre cresciuto).

L’idea dovrebbe essere quella di mandarli a lavorare. E siccome le manine di Lor Signori non sanno proprio cosa siano i calli per il duro lavoro, la cosa li inquieta.

Vedremo quanto gli italiani devono ancora prenderlo nel culo per cominciare ad aprire gli occhi.

ManagerSS

febbraio 25, 2012

Stando a questo entusiasmante articolo della repubblica delle Banane (con tutto il rispetto per le banane) è chiaro che non si può ridurre lo stipendio ai manger pubblici o para pubblici: altrimenti se ne andranno nel privato dove guadagneranno molto ma molto di più.

La domanda che mi sorge spontanea, osservando come il settore pubblico funzioni meravigliosamente bene, è perché non l’abbiano già fatto. Perché mettono le loro mirabolanti capacità al servizio dello Stato per quei 4 spiccioli che gli danno? Sono quindi dei martiri! La sanità italiana funziona benissimo curando perfettamente i cittadini a un prezzo, per le casse pubbliche, irrisorio. I trasporti sono i migliori che si possano immaginare, dai treni agli autobus. Strade a 4 corsie ovunque, senza mai un buco o un ingorgo o un lavoro in corso. La neve non fa paura a nessuno.

Per poi parlare dell’istruzione dove l’impagabile lavoro fatto al ministero permette sempre alle nuove riforme di essere un passo avanti. I programmi e le linee guida vengono date celermente. Le circolari non sono mai contraddittorie. I soldi vengono spesi in modo estremamente oculato e la ricerca italiana è fra le migliori del mondo.

Come dimenticare l’ipareggiabile lavoro dei pubblici uffici? Sempre a disposizione del cittadino, anche il più sprovveduto, risolvendo tutti  i problemi. Mai una volta che qualcuno sbagli. E se anche accadesse il problema è il computer che ha inviato accertamenti di propria spontanea iniziativa.

Se un amministratore lo fa solo per denaro, allora che se ne vada nel privato. Sono lì tutti ad offrire posti prestigiosi a chi ha portato le ferrovie, le poste, la sanità alle vette di oggi. Di amministratori avidi non ne abbiamo bisogno. Abbiamo bisogno di amministratori bravi. Potremmo offrir loro 2000 € netti al mese, più bonus al raggiungimento degli obiettivi. E’ chiedere troppo? Chissà se allora le cose funzioneranno davvero meglio.

PS: non ho parlato di proposito della RAI. Un altro pozzo senza fondo che in gran misura dà da mangiare a politici trombati e amici degli amici.

Tecnici

novembre 15, 2011

Un governo dovrebbe sempre essere tecnico. Almeno i ministri dovrebbero essere sempre tecnici, nel senso che dovrebbero conoscere personalmente e profondamente quello che devono amministrare. E’ ovvio. L’unico che forse potrebbe, ma non è detto che sarebbe bene che lo sia, essere un politico è il primo ministro.

L’aberrazione del governo politico è duplice. Uno perché il governo, che secondo Rousseau, dovrebbe essere solo potere esecutivo in ItaGlia è anche legislativo. Quasi tutto il potere legislativo nel nostro disgraziato Paese è concentrata nelle mani del governo. Perché la Costituzione prevede il bicameralismo perfetto che in sostanza rende quasi impossibile al Parlamento di legiferare. Le leggi vengono approvate dal Parlamento ma assai raramente proposte da esso. Ci sono i decreti da convertire in legge, ma quante sono state negli ultimi 15 anni i disegni di legge convertiti dal parlamento?

Questo è il problema. Avere un parlamento che possa di fatto legiferare e un governo il cui compito sia, quasi esclusivamente, quello di mettere in atto le leggi. Ovviamente questo ad oggi non è possibile per tanti motivi. Il più eclatante è che c’è una camera di troppo, indicate voi quale.

Il politico è tale se rappresenta, non interessa come e perché, le persone. Proprio per questo in genere ha competenze che sono quelle tipiche del piazzista: convincere la gente che il suo prodotto, quello che vende in questo caso le sue idee che egli ci creda o meno, sono buone. No, convincenti. Tutto lì. Poi per il resto, proprio per questo forse, è un buono a nulla.

D’Alema: Buono A nulla. Di Pietro: Buono A nulla. Bersani: Buono A nulla. Renzi: Buono A nulla. Vendola: Buono A nulla. Fini: Buono A nulla. Casini: Buono A nulla. Bossi: Buono A nulla. Maroni: Buono A Nulla.

Quando non sono magari ladri e mafiosi, per dirla tutta.

Ecco perché, in un paese più serio del nostro, i ministri NON devono essere parlamentari (come in Francia). Meglio ancora se non sono proprio politici.

I risultati sono questi.

 

Grande ruttatore dice

novembre 1, 2011

cfr.

Bossi vorrebbe spaccare la faccia ai cronisti. Io gli regalo un’idea migliore. Potrebbe azzerare i fondi per l’editoria e così mandare davvero i cronisti a lavorare, per una volta.

Pazienza se poi toccherà anche a quelli della Padania e di radio e TV Padania.

Anziché i cazzotti, risparmiamo subito un bel miliardino, neh? Umburpino Bossetti?

Gas Pipe

settembre 15, 2011

Governo Schizofrenico

settembre 1, 2011

La mia opinione sugli attuali governanti è palese. Chiamarli pagliacci oggi sarebbe un insulto intollerabile per chi dell’arte del circo e del far ridere ne ha fatto una professione dignitosa.

Questo governo in pochi mesi ha partorito, in realtà abortito, almeno 3 finanziarie diverse, andando sempre più nel ridicolo.

Da “I conti sono a posto, gli altri stanno peggio di noi.” A “In 3 anni porteremo al pareggio di bilancio.” Fino a “contributo di solidarietà, un altro condono, pensioni sì, no, forse. Pensioni? E cosa vuol dire? Via i comuni e le province, anzi no. Dimezziamo i parlamentari, anzi no. Aumentiamo l’IVa. No! Forse. Sì!!”

 Oramai anche il povero scettico ha perso il filo. Che non avessero davvero idea di cosa fare era chiaro, ma almeno finora un minimo di coerenza l’avevano dimostrata. A suo di maggioranze e di riforme epocali (a prescindere che l’epoca scomodata forse era il medioevo) il governo del fare aveva fatto. Schifo, ma almeno si era fatto. Anche se quasi tutte le riforme erano rimaste sulla carta o del tutto inapplicate e inapplicabili. I pasticci con le graduatorie della scuola sono solo uno dei tanti casi emblematici. LE riforme e controriforme della giustizia (basterebbe proporre l’abolizione del terzo grado di giudizio e girare i giudici di cassazione a giudici ordinari per sveltire davvero la giustizia) sono altre ciliegine rosse sui loro bei nasini. (more…)

Caro Di Pietro ti scrivo

agosto 9, 2011

Oggi ho postato il seguente commento sul sito di Di Pietro. Probabilmente non servirà a niente, ma se vi sembra una buona idea vi invito a fare lo stesso. Chissà mai che per una volta non paghino i soliti sfigati. Almeno non soloi soliti noti. Ma anche qualche solito ignoto.

Caro onorevole Di Pietro. In questo periodo di crisi e di disagio sociale mi rivolgo a Lei per chiederLe di portare avanti il suo lavoro come oppositore di questo governicchio.

Partendo dal presupposto che sia necessario recuperare svariati miliardi di € per ridare un briciolo di credibilità alla nostra nazione e per non peggiorare troppo le nostre finanze già molto provate volevo inoltrarLe questa richiesta.

Potrebbe provare a depositare un disegno di legge dove, con effetto retroattivo, si aggiunga un’ulteriore tassazione allo scudo fiscale. Una percentuale fra il 25 e 35% in aggiunta al 5% già pagato. E’ un’idea che non è mia ne tanto meno originale. Se ne è parlato più di una volta sul FattoQuotidiano, per esempio.

Da un punto di vista legale mi rendo conto che una tassazione aggiuntiva retroattiva è molto brutta. Eppure non sarebbe comunque un modo di procedere retroattivo quello di cambiare il valore di detrazioni e deduzioni per spese già sostenute, come mutui o ristrutturazioni?

Credo che per giustizia sociale sarebbe bello che per una volta partecipino di più ai sacrifici proprio coloro che l’hanno fatta sporca.

Mi rendo anche conto che probabilmente una proposta del genere non passerebbe nell’attuale Parlamento. Ma mi permetta di farle notare che da un punto di vista propagandistico, e visti i tempi e le pezze al culo che abbiamo, un conto è non presentarlo neppure questo disegno di legge. Un altro e farlo bocciare dall’attuale maggioranza.

Credo che non sia impossibile recuperare le firme necessarie. Sarebbe anche un ottimo modo per fare delle proposte concrete e per dimostrare alla gente – quella onesta, quella che paga le tasse, la vera maggioranza degli italiani – da chi sono governati.

La ringrazio anticipatamente

Tiziano Binda – precario della scuola

Forza Silvio

agosto 9, 2011

Forza Silvio, vai Umberto

(meno male che Silvio c’è)

Da oggi ho inserito una nuova pagina,Meno male che Silvio c’è. Essa sarà aggiornata ogni mese all’incirca. Ovvero a ogni nuova rilevazione del debito pubblico da parte della banca d’Italia.

Credo sia importante avere pochi ma incontrovertibili numeri che dimostrino, almeno a chi li vuole capire, le taumaturgiche proprietà imprenditoriali di Silvio Berlusconi.

Esso è l’amministratore delegato di Italia S.p.A. Quale modo migliore di valutarne le performances, non notturne, se non quello di verificare come è variato lo stato patrimoniale dell’azienda amministrata? E magari quindi di dare un giudizio a tutto il consiglio di amministrazione?

Per correttezza ho inserito anche la performance della precedente gestione affine, quella del suo testimone d’anello delle seconde nozze. Tanto per ricordarci quando vediamo Stefania e Bobo che forse dovremmo mandarli a lavorare a Carbonia oppure a differenziare in modo coatto l’immondizia. Magari in compagnia di Renzo.